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Agli esami di maturità 2021 solo con la mascherina chirurgica

Le mascherine FFP2 non potranno essere indossate dagli studenti in occasione degli Esami di Stato di quest’anno: a comunicarlo è stato il Ministero dell’Istruzione nei giorni scorsi.

Il Ministero dell’Istruzione attraverso una nota del 21 maggio del 2021 ha identificato le procedure di sicurezza che dovranno essere rispettate per lo svolgimento degli Esami di Stato. Le linee operative sono state definite in accordo con i sindacati e riguardano, tra l’altro, la tipologia di mascherine che potranno e dovranno essere indossate dagli studenti. In questo modo, negli istituti scolastici di istruzione secondaria di primo e secondo grado gli esami potranno essere effettuati in condizioni di totale sicurezza, secondo le necessarie misure di contrasto e contenimento del contagio da Covid.

Sì alle mascherine chirurgiche

Tra le indicazioni più significative, come detto, c’è quella che riguarda le mascherine: potranno essere usate unicamente quelle chirurgiche. Sarà vietato, invece, l’impiego di mascherine di comunità, e secondo il parere indicato dal CTS è sconsigliato anche il ricorso alle FFP2. Il Comitato tecnico scientifico era stato chiamato in causa dal ministero dell’Istruzione e si è opposto alla possibilità di prescrivere l’uso delle FFP2, dal momento che questi dispositivi non dovrebbero essere indossati per un periodo di tempo prolungato. Gli studenti dovranno usare mascherine proprie e non quelle messe a disposizione dalle scuole.

Gli esami in video conferenza

Gli esami dovranno essere svolti in presenza, eccezion fatta per pochi casi che richiederanno la didattica a distanza o, per essere più precisi, la video conferenza. Tale soluzione sarà necessaria per i candidati che si troveranno nella condizione di non poter lasciare, nel periodo dell’esame, il proprio domicilio, per esempio perché in ospedale o in un luogo di cura. La video conferenza sarà necessaria anche se ciò verrà richiesto dalle disposizioni delle autorità competenti o dalle condizioni epidemiologiche.

La responsabilità dei dirigenti scolastici

È stato stabilito che si dovrà fare riferimento alla video conferenza anche nel caso in cui venga ravvisata, da parte del dirigente scolastico o in seguito dal presidente della commissione, l’impossibilità di far rispettare le misure di sicurezza che sono indicate dai vari protocolli nazionali, per esempio perché la situazione epidemiologica sarà più grave rispetto a quella attuale e dovranno essere adottate, di conseguenza, delle disposizioni in merito. Questa impossibilità dovrà essere comunicata all’USR, in modo che possano essere effettuate tutte le valutazioni del caso e prese le relative decisioni.

Il ruolo dei commissari di esame

Ci potrà essere bisogno della video conferenza anche nel caso in cui vi sia l’impossibilità, da parte di uno o più commissari di esame, di seguire i lavori e la prova di esame in presenza, per esempio a causa di particolari disposizioni sanitarie correlate con l’emergenza epidemiologica. In una situazione di questo tipo, sarà facoltà del presidente della commissione stabilire di far partecipare i soggetti interessati in video conferenza o comunque in altra modalità sincrona. La nota di riferimento, che è stata trasmessa alle scuole, è la n. 698 del ministero.

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