
È possibile ottenere la detrazione sulle mascherine? Tutto quello che c’è da sapere
In prossimità della dichiarazione dei redditi precompilata, molte persone si stanno ponendo una domanda: è possibile ottenere la detrazione per le mascherine FFP2 e FFP3 indicando la spesa sostenuta nel modello 730/2022?
Le mascherine, per lo sgravio fiscale del 19% previsto per le spese mediche, sono considerate dispositivi medici ma devono assolvere a determinati requisiti. Come specificato dal Ministero dell’Economia, bisogna verificare che le mascherine FFP2 e FFP3 siano conformi alla normativa europea e che la fattura o lo scontrino riporti il codice AD.
In caso contrario il contribuente che presenta il modello 730/2022 deve verificare, caso per caso, se le mascherine siano conformi alla normativa.
Quando è possibile accedere al rimborso Irpef?
Le modalità di accesso per la detrazione per le mascherine come spese detraibili nel modello 730/2022 sono state regolamentate dalla circolare dell’Agenzia delle Entrate n.11 del 6 maggio 2020.
Diventa quindi fondamentale valutare attentamente i requisiti delle mascherine FFP2 e FFP3 acquistate durante il 2021. Come specificato dalla circolare dell’Agenzia delle Entrate, le spese sostenute per l’acquisto dei dispositivi di protezione individuate usate per l’emergenza da Covid-19 rientrano tra le spese sanitarie per la dichiarazione dei redditi, purché lo scontrino ne accerti la conformità tramite il codice AD.
Se tale codice non è presente, il contribuente deve conservare i documenti dai quali risulta la marcatura CE. Per i dispositivi di protezione individuale non compresi nella Banca Dati Ministeriale bisogna verificare invece che il prodotto riporti, oltre alla marcatura CE, anche la conformità alla normativa europea.
Nessuna detrazione per le mascherine FFP2 e FFP3 non conformi
Non è possibile accedere alla detrazione fiscale della spesa nel modello 730/2022 se non è presente la marcatura europea sullo scontrino della farmacia e sulla stessa confezione.
È quindi necessario verificare la conformità per ogni singola mascherina, controllando se rientra oppure no tra i DPI indicati dal Ministero della Salute.
Tale controllo approfondito si è reso necessario poiché, durante il periodo pandemico, sono state immesse sul mercato diverse mascherine non corrispondenti ai rigidi requisiti europei.
Consultando la Banca dati del Ministero della Salute ogni contribuente può quindi accertare la conformità delle mascherine per verificare se assolvono ai requisiti richiesti per accedere alla detrazione fiscale.
Si stima che la spesa sostenuta dai contribuenti per acquistare le mascherine FFP2 e FFP3 equivale a 327 milioni di euro. Applicando l’aliquota di detrazione pari al 19%, il totale degli sgravi IRPEF ammonta a 62,1 milioni di euro, che per il 2023 dovrebbe salire a 108,7 milioni di euro.