
Le mascherine? Ci serviranno anche in autunno per difenderci dalle varianti
Per quanto ancora dovremmo indossare le mascherine? Almeno per tutto l’autunno secondo Giandomenico Nollo, professore di bioingegneria di Trento. In una recente intervista il professor Nollo ha tracciato un quadro generale della situazione attuale e di quello che può succedere in futuro.
Come usare la mascherina nei prossimi mesi?
Nollo si dice d’accordo con il Governo che non ha reso obbligatoria la mascherina in estate, almeno nei luoghi aperti e dove c’è la possibilità di mantenere la distanza di oltre un metro. Il discorso ovviamente cambia nei mezzi di trasporto, nei luoghi pubblici o in caso di assembramento, dove la mascherina continua ad essere obbligatoria.
Si teme una nuova ondata ad ottobre, soprattutto a causa delle varianti del Covid-19, quindi è ancora più importante seguire comportamenti corretti, a partire dall’uso della mascherina e dall’igienizzazione continua delle mani. Negli ultimi tempi c’è stata un po’ di “rilassatezza” degli italiani nel rispetto delle normative, quindi è doveroso non abbassare la guardia per evitare nuovi focolai di contagi.
A tal proposito il professore consiglia l’utilizzo di mascherine FFP2 in luoghi affollati e senza ricircolo d’aria, come i bus, i treni e gli aerei. Ad ogni modo non è da escludere che la mascherina possa tornare obbligatoria in autunno, anche all’aperto.
Le mascherine nelle scuole e negli impianti di risalita
A settembre si ritorna a scuola, un naturale ambiente di aggregazione dove bisogna tenere la massima soglia di allerta. Da un parte, sottolinea Nollo, è importante garantire la socialità dei bambini; d’altra parte non si può ignorare il rischio contagio e quindi la mascherina continuerà ad essere un dispositivo di protezione individuale obbligatorio nella scuola.
Con l’inverno ripartono anche gli impianti di risalita, dove saranno obbligatorie le mascherine. “È il prezzo da pagare”– sostiene Nollo- “per poter ripartire con la stagione invernale”.
Il mercato delle mascherine in Italia
Il mercato delle mascherine in Italia ha avuto un andamento singolare. Allo scoppio della pandemia scarseggiavano questi dispositivi di protezione, che in alcune zone erano addirittura introvabili. Molte aziende quindi hanno convertito la produzione, garantendo un quantitativo sufficiente di mascherine per la popolazione.
Oggi il mercato è diventato particolarmente saturo ed anzi ci sono più produttori. C’è poi da considerare il prepotente ingresso nel mercato delle mascherine da parte dell’Asia, che propone prezzi sempre più contenuti in virtù di un basso costo del lavoro. Inoltre nel continente asiatico non c’è necessità di importare il TNT (tessuto non tessuto), il materiale con cui sono fatte le mascherine chirurgiche che risulta particolarmente efficiente.
Secondo Nollo il rischio è che la produzione di mascherine in Italia possa essere abbandonata nuovamente, proprio perché il prezzo di vendita è molto basso. Così però si rischia di ritrovarsi al punto di partenza in caso di nuove emergenze. Il professore sottolinea invece l’importanza di farsi trovare pronti e rispondere efficacemente alle nuove esigenze sanitarie.
Occhio infine al mercato delle mascherine contraffatte. Il fenomeno fortunatamente sta scemando grazie ai numerosi controlli, ma vale la pena verificare la conformità di una mascherina prima dell’acquisto per garantirsi una protezione adeguata.