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Mascherine Made In Italy  >  Normativa   >  Mascherina FFP2 e quarantena: come funziona?

Mascherina FFP2 e quarantena: come funziona?

A partire dal 30 dicembre 2021 il Governo ha introdotto nuove regole per quanto riguarda la quarantena. Le decisioni sono state prese alla luce del nuovo boom di contagi causati dalla variante Omicron, che risulta particolarmente contagiosa anche se fortunatamente meno aggressiva.

In base allo status vaccinale il Governo ha quindi deciso di fare una distinzione tra isolamento e quarantena. Per chi si è vaccinato o guarito da almeno 4 mesi, o ha ricevuto il booster, la quarantena viene sostituita dall’autosorveglianza. In questa guida facciamo chiarezza tra quarantena, isolamento e autosorveglianza per capire come comportarsi.

Come funziona l’isolamento?

L’isolamento è previsto per le persone positive al Covid-19 che devono evitare qualsiasi contatto con quelle sane per scongiurare ulteriori contagi.

Con le nuove regole chi si è contagiato entro 4 mesi dal completamento del ciclo vaccinale, o che ha contratto il virus dopo la terza dose, deve restare in isolamento per 7 giorni, purché sia asintomatico. Al termine dei 7 giorni di isolamento è richiesto un tampone negativo. Se il tampone continua ad essere positivo anche dopo il 21° giorno, è comunque possibile uscire dall’isolamento se non sono presenti sintomi.

Come funziona la quarantena?

La quarantena è invece una misura applicata a quelle persone che hanno avuto un contatto stretto con un positivo ed è finalizzata a monitorare i sintomi per individuare un eventuale contagio. Secondo la nuova normativa il protocollo cambia a seconda dello status vaccinale del paziente.

La quarantena è stata eliminata per chi ha completato il ciclo vaccinale primario, per chi è guarito dal Covid da meno di 4 mesi e per chi ha ricevuto la terza dose. In tal caso viene applicato un regime di autosorveglianza, che analizziamo nel successivo paragrafo.

Chi ha completato il ciclo vaccinale primario, o è guarito dal Covid da almeno 4 mesi, deve restare in quarantena per almeno 5 giorni, dopodiché deve sottoporsi al test molecolare o antigenico che deve risultare negativo per uscire.

Se dovessero presentarsi dei sintomi, collegabili al virus da Covid-19, allora è necessario sottoporsi ad un test che, se positivo, farebbe scattare l’isolamento.

Chi invece non si è vaccinato, non ha completato il primo ciclo vaccinale o la ha completato da meno di 14 giorni, deve osservare un periodo di quarantena di almeno 10 giorni. Trascorsi i 10 giorni dal contatto con un positivo è possibile sottoporsi al tampone, che deve risultare negativo per poter uscire.

Come funziona l’autosorveglianza

Chi ha ricevuto la terza dose, chi ha completato il ciclo vaccinale o chi è guarito dal Covid da meno di 4 mesi, in caso di contatto con un positivo non è obbligato alla quarantena, ma all’autosorveglianza.

Bisogna monitorare la presenza di eventuali sintomi ed è necessario indossare la mascherina FFP2 per 10 giorni dopo il contatto con un positivo. Se dovessero comparire dei sintomi entro i 5 giorni successivi al contatto è necessario sottoporsi ad un test antigenico rapido o molecolare.

Se non dovesse presentarsi alcun sintomo non è obbligatorio effettuare il test, ma è necessario indossare la FFP2 almeno per 10 giorni.

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