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Mascherine Made In Italy  >  Normativa   >  Varianti Covid: basta una mascherina chirurgica o meglio una FFp2?

Varianti Covid: basta una mascherina chirurgica o meglio una FFp2?

Con il proliferare delle varianti Covid provenienti da ogni angolo del mondo, crescono le preoccupazioni a proposito della reale efficacia delle mascherine chirurgiche, spesso preferite alle FFP2.

Come si può fronteggiare con successo il diffondersi delle varianti Covid? Per combattere la proliferazione della variante inglese è necessario, prima di tutto, dire addio alle mascherine in cotone: al loro posto al chiuso bisogna indossare le FFP2. Si tratta di una misura epidemiologica necessaria, e non di una decisione personale, dal momento che ci troviamo in un periodo critico in cui si deve cercare di contrastare il contagio. Sarebbe auspicabile, per altro, che lo Stato sovvenzionasse tale soluzione.

E le mascherine chirurgiche?

Nel caso in cui il distanziamento sociale venga rispettato, la mascherina chirurgica continua a rimanere la protezione di riferimento, ovviamente a condizione che sia indossata in modo appropriato. Ciò non deve far dimenticare tutte le altre precauzioni indispensabili contro le varianti, inclusa l’igiene delle mani. Non è un elemento da solo che può garantire la protezione dal virus, ma solo l’abbinamento di più misure, ognuna delle quali deve essere rispettata con la massima attenzione.

Qual è la mascherina migliore

Le mascherine chirurgiche, dunque, vanno bene; ma ancora più efficaci sono le FFP2, per altro già utilizzate da un gran numero di persone. Grazie ad esse si può contrastare il diffondersi del contagio, visto che sono in grado di bloccare le goccioline di saliva e al tempo stesso filtrare tutto ciò che proviene da fuori. Viceversa la mascherina chirurgica non ha la stessa capacità di filtrare, se viene indossata in maniera non adeguata. Detto ciò, le mascherine ci permettono di essere protetti dalle varianti solo se si rispetta anche il distanziamento e si mantiene l’abitudine di lavarsi sempre le mani.

L’importanza della distanza

L’Istituto Superiore di Sanità ha suggerito il ricorso alle mascherine chirurgiche in ambito scolastico, così che studenti, insegnanti e personale ATA possano godere di una protezione standard. Le mascherine chirurgiche svolgono alla perfezione il proprio compito a patto che vengano mantenute le distanze. È chiaro, però, che in tutti gli ambienti sanitari e nei contesti in cui è impossibile attenersi alle precauzioni imposte dal distanziamento non si può fare a meno delle FFP2, che offrono la massima protezione anche da aerosol e droplet.

Bisogna continuare a usare le mascherine

Le mascherine vanno usate, e soprattutto vanno usate bene: tenerle solo sulla bocca serve a ben poco. Le FFP2, per altro, non sono ufficialmente mascherine, dal momento che rientrano nel novero dei facciali filtranti. Si tratta di dispositivi di protezione il cui impiego è suggerito nei contesti ospedalieri e negli ambienti in cui vengono prodotti aerosol. È importante che le FFP2 siano prive di valvola espiratoria; inoltre, affinché possano essere usate in maniera appropriata c’è bisogno di un addestramento ad hoc e di una formazione apposita. Sono utili anche per contrastare le infezioni come il morbillo e la tubercolosi, che si trasmettono per via aerea proprio come il Covid.

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